Ricordate la madia della nonna ? Ve l’avevo già presentata in un post, ma oggi voglio riproporvela perché ho fatto un leggero restyling. Prima però vi racconto la sua storia.
Ecco il primo mobile che ha varcato le soglie di casa mia. Un pezzo vintage che ha dato all’abitazione una sorta di “imprinting” poliedrico. Una madia anni ’50 appartenuta a mia nonna.
Quando ho pensato di ristrutturarla, avevo in mente di riportarla al colore originale, rovere chiaro. Purtroppo però, non fu possibile riportarla alle origini e mi fu detto di scegliere un colore per ritinteggiarla. Essendo ancora molto indecisa sullo stile che volevo dare alla mia casa, mi trovai spiazzata. L’unica mia certezza era che volevo quel pezzo. Così, dubbiosa, la feci tingere di nero e quando la portarono in casa capii che avevo bisogno di tempo per capire quali emozioni mi suscitava. E’ qui che scatta tutto, proprio in questo istante in cui contestualizzi un oggetto e i tuoi occhi lo scrutano giorno dopo giorno, lo guardi e lo riguardi e poi decidi:” non ne voglio sapere oppure sarà mio per sempre”. Bene! io dopo alcuni giorni ho capito che mi faceva impazzire, la adoravo, era perfetta, era mia. Ma soprattutto era di mia nonna. Vorrei spiegarvi cosa ho provato, immaginando la mia bisnonna aprire un cassetto, mia nonna prendere un piatto, mia mamma aprire uno sportello e ora io che vi conservo il mio servizio di piatti. E’ un pezzo di famiglia, vive in questa casa da 4 generazioni, mi lega al passato, fa parte della mia storia. A volte mi sembra di sentirne gli echi, vedere i gesti delle donne della mia vita mentre vivono la loro quotidianità, intorno a questa madia. E’ un’emozione infinita che scalda il cuore, che ti cura l’anima e non ti fa sentire solo in un’epoca confusa e virtuale come la nostra.
Eh si, proprio così! Anche un semplice mobile può aiutarti a ricordare chi sei, qual è la tua identità, le tue origini e il tuo passato. E’ facile perdere l’orientamento in un’era in cui basta un clic per trovarti esposto in una vetrina, ed è ancor più facile perdere di vista i tuoi ideali e i tuoi sogni. Ma il mobile della nonna rievoca giorni felici, ricordi lontani e affetti familiari, l’unica cosa vera che ci resta e ci permette di ancorarci a questo suolo.
Dopo avervi presentato il mio pezzo vintage come una madia, vi svelerò un segreto. Originariamente il mobile era una credenza con tanto di vetrinetta appoggiata sulla base, ma io avevo messo da parte la vetrinetta perché volevo alleggerire l’ambiente e l’ho avuta nel mio salotto per sei anni come l’avete conosciuta voi nella foto. Improvvisamente, non so cosa mi sia passato per la testa, ho deciso che volevo aggiungere anche la vetrinetta e ho fatto un lieve restyling, dipingendo l’interno di un blu Tiffany, che io adoro. Adesso vi mostrerò il risultato e mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate.
Allora che ve ne pare della madia della nonna che è tornata ad essere una credenza? Un restyling veloce e semplice, è bastato un tocco di colore, ma che colore? Mica un colore qualunque, il blu Tiffany per me è un dei colori più soavi, eleganti e accattivanti in assoluto. Ho realizzato anche una parete della cucina con questa tinta, presto …ve la mostrerò. By Mara Cosedicasamia