Oggi voglio raccontarvi di un luogo che ha suscitato in me un’infinità di emozioni per ciò che rappresenta. Sto parlando della Fattoria di Cristian, situata nelle campagne tra Noto e Rosolini. Un luogo immerso nella natura che regalerà ai nostri bambini un’esperienza sensoriale unica e ricca di emozioni. Uno spazio di pedagogia attiva che offre una proposta formativa ispirata all’apprendimento pratico, basato sull’osservazione e la manualità. Qui si scopriranno i ritmi della natura, si imparerà il rispetto dell’ambiente, si verrà coinvolti nella semina in vaso, nella trasformazione dei prodotti, nella lavorazione manuale di pane e biscotti. Inoltre si potranno trascorrere delle ore spensierate in compagnia di simpatici animali, festeggiare feste a tema, trascorrere una giornata in famiglia. Anche le scolaresche troveranno l’accoglienza perfetta per una gita all’aperto, sarà un modo divertente e coinvolgente per avvicinare i bimbi di tutte le età alla natura e al mondo dell’agricoltura.
Ma la bellezza di questo luogo sta soprattutto nel valore che rappresenta per la nostra intera comunità, perchè nasce in memoria di Cristian Minardo, un giovane ragazzo che purtroppo è stato strappato troppo presto alla vita. Una storia di incredulità e tristezza che ha segnato tutti noi e che oggi riesce a strapparci un sorriso. E’ per celebrare la sua memoria che la sua famiglia ha sentito il desiderio di offrire le proprie risorse emotive e il proprio impegno a favore di tale progetto. Un impegno che trasformi l’amore per lui e il legame con lui in disponibilità verso gli altri; un impegno che porti tanti bimbi a gioire di fronte alla bellezza di un fiore, ad emozionarsi accarezzando l’asinello Ciuchino, a ridere di gusto facendo le smorfie al maialino Peppe.
Cristian amava questa terra, amava la natura, amava i bambini. Cristian aveva un sogno e i suoi familiari lo hanno realizzato!
Portare avanti nel mondo la presenza di chi abbiamo perso e dare alla perdita un valore da portare “verso gli altri” … diventa l’unico modo possibile per seminare l’eredità che ci ha lasciato.