L’antica masseria: un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato e dove si percepisce tutto lo spirito di una terra antica come la Sicilia.
Continua il nostro viaggio alla scoperta di belle abitazioni e uniche nel loro genere. Oggi vi farò visitare un antico caseggiato rurale che sorge maestoso a pochi passi dal centro abitato di Rosolini. Una bellissima casa in pietra risalente ai primi del ‘900, una vecchia masseria, oggi ristrutturata ma che conserva ancora la bellezza di una volta.
Avete presente quando i nonni da bambini ci raccontavano le storie del passato, della loro infanzia, di come vivevano con poco e di quanto erano felici? Ricordo che quando ascoltavo queste storie riuscivo ad immaginarle e ad immedesimarmi. Vedevo le donne in mezzo alla strada stendere i panni, i bambini giocare a piedi nudi, gli uomini coltivare la terra; la vita spensierata di un’epoca felice, in cui tutto era genuino e non si aveva bisogno di nulla, solo dell’essenziale. Oggi, tornando in questo luogo, luogo di affetti e ricordi della mia infanzia, mentre varcavo la soglia del grande cortile (bagghiu), sono tornata indietro nel tempo, un tempo immaginario che mi avevano raccontato.
Ho chiuso gli occhi un attimo e ho visto tanti bambini giocare intorno al pozzo, uno di loro dava da magiare alle galline, altri correvano dietro un asinello e gli tiravano le orecchie. Ho visto una donna con un fazzoletto in testa che lavava i mutandoni, mungeva le mucche e poi correva in casa per controllare ciò che bolliva in pentola.
L’ho seguita, sono entrata in quella grande stanza detta “casa ri mannira” e l’ho vista ardere il forno, caldo al punto giusto per infornare il pane che aveva appena finito di impastare. Ho visto la nonna mentre tesseva e cantava, la zia che preparava i biscotti di mandorla e la “ghigghiulena” fatta con miele e mandorle e l’altra zia appendere ad un bastone la salsiccia da essiccare.
Al calar del sole, in lontananza, ho visto due sagome di uomini anneriti dal sole e dalla stanchezza, mentre tornavano a casa dopo una giornata di lavoro nei campi. Il nonno e il papà abbracciavano i figlioletti, i nipotini e le loro donne e poi si sedevano ad aspettare la cena. Era proprio questo il momento più bello della giornata, in cui prendeva vita il focolare domestico: tutti riuniti finalmente intorno al braciere, la caratteristica “conca” , e il nonno cominciava a raccontare i “cunta” e a cantare le canzoni popolari.
Poi ho riaperto gli occhi e quelle persone non c’erano più, c’era però quel luogo incantato, pronto a parlare ancora di loro e di quello scorcio di secolo in cui tutto era semplice.
L’antica masseria: un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato e dove si percepisce tutto lo spirito di una terra antica come la Sicilia.
Mi hai fatto sognare ad occhi aperti. Brava Mara!
Grazie Maria Concetta, mi fa piacere che il mio post ti abbia fatto sognare ad occhi aperti, è la stessa cosa che è successa a me mentre lo scrivevo, ho chiuso gli occhi e mi son fatta trasportare. Continua a seguirmi e a presto.