Da buona siciliana, anch’io sono una cultrice della tipica ceramica siciliana, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Un’arte di fare ceramica inconfondibile e unica che caratterizza la nostra terra, contraddistinta da un repertorio vastissimo di forme e decori che spaziano da motivi moreschi ai colori della tradizione come il verde, l’azzurro e il giallo oro.
Devo ammettere però, che pur apprezzando le tradizioni, amo farmi trasportare dalle innovazioni e sono sempre alla ricerca di nuovi spunti creativi che arricchiscano la mia curiosità e la mia sete di scoprire. Il mondo dell’arte è talmente vasto e variopinto che ci si aspetta sempre di essere stupiti, di trovare nuove dimensioni, nuove realtà e nuove ispirazioni. Ecco perché sono rimasta colpita dalle ceramiche di Atypika Pottery Studio, perché uniscono tradizione e innovazione, esplorando nuove possibilità.
AtypikaPotteryStudio nasce a Noto nell’autunno del 2018 dalle mani e l’ingegno di Andrea Alderuccio, netino e artigiano della ceramica da oltre 20 anni. Oggi faremo due chiacchiere con lui per raccontarvi della sua grande passione per la ceramica e farvi cogliere la particolarità e l’unicità del suo stile.
– Come nasce AtypicaPotteryStudio?
” Atypika Pottery Studio nasce da una mia idea di proporre un modo di fare ceramica diverso dallo stile siciliano strettamente tradizionale. L’esperienza che ho maturato nel campo della ceramica artistica in tanti anni di attività e l’attenzione allo studio/sperimentazione dei procedimenti più svariati, sono stati per me un bagaglio e un punto di partenza di grande valore”.
ALCUNE FASI DELLA LAVORAZIONE
– Cosa c’è alla base di questo stile? Da cosa nasce?
“L’idea è di dare alla creatività spazi nuovi, intraprendendo un modo diverso di fare ceramica: fuoriuscendo dalla “nicchia” dello stile classico della maiolica siciliana e orientandomi a tendenze di stile moderno ma anche di profonda rivisitazione della tradizione. Il tutto, mediante l’utilizzo di materiali e tecniche diverse. Perché l’arte di far ceramica offre per sua natura grande libertà di espressione e di reinterpretazione di forme, stili e tecniche. E’ un’arte antica come il mondo ma in continua evoluzione“.
-Che tipo di tecniche utilizzi?
“Le tecniche utilizzate hanno origini molto antiche, sono il saggàr, il raku nelle sue molteplici varianti (cracklè, naked o raku nudo, il raku dolce, l’horsehair, ect.), le terre decantate, il copper-matte e le metallizzazioni con l’impiego di sali metallici di rame, bismuto, argento etc. studiati e formulati personalmente nel mio laboratorio. Dietro ogni tipologia ci sono molte ore di studio, sperimentazioni, prove, ed accorgimenti, al fine di ottenere i migliori risultati”.
-Parlaci dei materiali
“Argille per alta temperatura e refrattarie (gres, stoneware etc.), rivestimenti vetrosi ed argillosi non-commerciali ma formulati personalmente: foggiatura dei pezzi con stampi o al tornio e la cottura con metodi non convenzionali; post-trattamento (post-firing, riduzione, smoking etc.) dei pezzi d’arte con appositi procedimenti. Ogni singolo dettaglio lascia molto spazio alla sperimentazione e alla personalizzazione degli effetti finali su ciascuna opera, sia per quanto riguarda i colori che i motivi decorativi e rende possibile la creazione di oggetti d’arte spesso irripetibili dando ad ogni pezzo il pregio dell’unicità“.
Ringrazio Andrea per avermi concesso questa breve intervista e prima di salutarvi, vi ricordo che trovate Atypica Pottery Studio su Etsy e su Istangram. Inoltre per chi fosse interessato, verranno presto avviati presso il suo studio dei corsi di ceramica per piccoli gruppi, per apprendere le basi e le tecniche.
Spettacolo! tecniche antichissime ri-orientate al moderno, un genio, complimenti!!!